Come scegliere un compressore d’aria

I compressori sono macchine che aumentano la pressione di un gas riducendone il volume. Il compressore d’aria è dunque un tipo specifico di compressore. Queste macchine si dividono in due gruppi principali: i compressori a spostamento positivo e i compressori centrifughi, o dinamici. I compressori d’aria trovano impiego in tutti i processi produttivi e  applicazioni industriali che richiedono aria compressa.

Sebbene sul mercato siano disponibili compressori d’aria di diverse dimensioni e con sistemi di alimentazione di diverso tipo, in termini di tecnologia di funzionamento esistono solo due tipi principali di compressori: i compressori d’aria a pistoni e i compressori d’aria a vite.

Compressori d'aria: consultare i prodotti

  • Compressori d'aria industriali: quale scegliere?

    Compressore d'aria della marca KAESER
    Compressore d'aria della marca KAESER

    Per scegliere un compressore d’aria adatto alle vostre esigenze dovrete prima di tutto determinare con che frequenza lo utilizzerete e definire quale sarà il vostro fabbisogno di aria compressa.

    Un altro fattore da tenere in considerazione è la trasportabilità della macchina. Prima di procedere all’acquisto di un compressore dovrete infatti chiedervi se sarà necessario trasportarlo da un luogo all’altro o se, al contrario, verrà installato definitivamente in un luogo preciso. Il raffreddamento della macchina dipenderà invece dal suo sistema di ventilazione, che è di conseguenza un altro aspetto da non trascurare. Un altro criterio di scelta importante è il ciclo di lavoro, o duty cycle, del compressore. Questo dato, che solitamente figura tra le specifiche tecniche fornite dai fabbricanti, indica per quanto tempo il compressore è in grado di funzionare su un periodo di un’ora. Un compressore con un duty cycle del 30%, ad esempio, sarà in grado di funzionare per soli 18 minuti all’ora e nei restanti 42 minuti dovrà essere lasciato raffreddare. Diversi utensili pneumatici portatili possono essere usati solo grazie all’ausilio dei compressori d’aria: i martelli picconatori,  le chiodatrici, gli avvitatori, i martelli pneumatici, le pistole ad aria compressa, le verniciatrici, le sabbiatrici, ecc.

    I compressori d’aria, siano essi stazionari o trasportabili, possono essere utilizzati anche nell’industria o in agricoltura, ad esempio per:

    • L’utilizzo di utensili pneumatici sulle linee di produzione;
    • L’espulsione dagli stampi di produzione;
    • L’alimentazione in aria compressa di cilindri pneumatici;
    • La sabbiatura per la finitura di parti metalliche;
    • L’alimentazione in aria compressa dei macchinari usati nei caseifici;
    • La ventilazione in serra, ecc.
  • Come dimensionare un compressore?

    Compressore d'aria della marca BOGE
    Compressore d'aria della marca BOGE

    Per dimensionare in maniera adeguata il vostro compressore, dovete prima di tutto stabilire la pressione massima di cui avrete bisogno. Questa pressione dipenderà dall’attrezzatura industriale o agricola o del circuito pneumatico che il compressore è destinato ad alimentare. La pressione può essere indicata in libbre-forza per pollice quadrato (psi), in bar o in pascal (Pa).  In funzione di questo fattore vi orienterete quindi verso un compressore monostadio (max. 135 psi o 9 bar) oppure un compressore multistadio, capace di aumentare significativamente la pressione (max. 5.800 psi o 400 bar).

    La portata massima è un altro criterio di scelta importante. La portata è la quantità di aria che il compressore è in grado di erogare per alimentare contemporaneamente più dispositivi. Questo valore può essere indicato in piedi cubi al minuto (cfm), litri al secondo (l/s) o metri cubi all’ora (m3/h). Per evitare di sovradimensionare il compressore che vi apprestate ad acquistare, ma anche di incorrere in contrattempi durante il suo funzionamento, vi suggeriamo di optare per un modello che offra un margine di sicurezza di circa il 30% rispetto al fabbisogno che avete stimato.

    La potenza del compressore dipende dalla portata d’aria desiderata e dalla pressione di uscita. I compressori che hanno una potenza nominale elevata ma una portata ridotta sono destinati ad un uso occasionale e il loro raffreddamento richiede lunghe pause. I compressori incorporano generalmente un serbatoio per l’aria compressa, il quale consente di avviare il motore in base alle proprie esigenze. È necessario dimensionare correttamente questo serbatoio in modo da non sollecitare costantemente il motore. Alcuni compressori, inoltre, dispongono di un serbatoio verticale, il che permette di ridurre l’ingombro a terra della macchina. Questa caratteristica può rivelarsi molto utile qualora disponiate di poco spazio.

  • Che tipo di compressore scegliere?

    Compressore d'aria della marca INGERSOLL RAND
    Compressore d'aria della marca INGERSOLL RAND

    Esistono due tipi di compressori: i compressori volumetrici, o a spostamento positivo, e quelli centrifughi, o dinamici. La maggior parte dei compressori sono macchine volumetriche, e ciò significa che la compressione è ottenuta mediante riduzione del volume occupato dall’aria. La maggior parte dei compressori volumetrici è dotata di motore elettrico.

    • Compressori a pistone. I compressori a pistone possono essere monocilindrici, nel qual caso potranno raggiungere una pressione di 10 bar. I modelli multistadio, invece, sono in grado di aumentare la pressione per stadi successivi fino a raggiungere i 400 bar. Tra i vari tipi di compressori proposti dai fabbricanti, quelli a pistone sono solitamente i più economici e faranno al caso vostro qualora siate alla ricerca di una macchina da usare in maniera non continuativa. Il loro ciclo di funzionamento, infatti, non supera il 60%, il che significa che non possono essere usati per più di 35 minuti all’ora. L’aria compressa immagazzinata, in ogni caso, dovrà essere sufficiente rispetto alla portata in maniera da ridurre il numero di pause durante l’utilizzo.Un potenziale difetto di questo tipo di compressore è che, insieme all’aria compressa, espelle anche dell’olio. Di conseguenza, qualora abbiate bisogno di aria in uscita che sia pulita, dovrete dotare il compressore di un sistema di filtrazione oppure optare per un compressore senza olio. È questo il caso delle camere bianche nonché di diversi settori, come ad esempio le industrie elettronica, farmaceutica e alimentare. Inoltre, essendo relativamente rumorosi, i compressori a pistone possono causare recare fastidio alle persone che lavorano nelle vicinanze.
    • Compressori a vite. I compressori a vite si avvalgono di viti elicoidali al posto del pistone e rappresentano il modello più comunemente usato nel settore industriale. La pressione che questi modelli possono raggiungere può andare da 5 bar per un modello monostadio a 13 bar nel caso dei modelli multistadio. Un vantaggio dei compressori a vite è costituito dal fatto che, in generale, sono in grado di offrire una notevole portata e un elevato rapporto di compressione anche qualora siano monostadio. Nel caso dei modelli a pistone, invece, solo i modelli multistadio, che hanno dimensioni maggiori e garantiscono prestazioni equivalenti. Un’altra caratteristica particolarmente interessante dei compressori a vite è che possono avere un duty cycle del 100% e funzionare perciò in continuo. Per finire, esistono dei compressori a vite a velocità variabile, ossia in grado di adattare la loro velocità di rotazione al fabbisogno di aria compressa per ottimizzare il loro fabbisogno energetico.
    • Compressori a palette. Le palette sono lamine che scivolano in un rotore eccentrico, causando la compressione dell’aria. L’efficienza energetica di questi compressori è generalmente buona.  A parità di pressione e portata, i compressori a palette hanno una velocità di rotazione inferiore rispetto ai compressori a vite, il che riduce l’usura dei componenti e il bisogno di manutenzione.  Questi compressori sono utilizzati in vari settori, come la stampa e le industrie del legno e dell’imballaggio. Nei settori in cui l’aria utilizzata deve essere pulita, come il settore energetico o della medicina, vengono impiegati modelli senza olio.
    • I compressori centrifughi, o dinamici, sono il secondo tipo di compressori. Questi compressori aspirano l’aria grazie al movimento di una ruota a pale, ossia secondo lo stesso principio dei turbocompressori usati nell’industria automotive. I compressori d’aria centrifughi vengono utilizzati soprattutto qualora vi sia la necessità di raggiungere e mantenere, senza interruzioni, una portata e una pressione elevate, come ad esempio nel settore energetico e nell’industria chimica.  La regolazione della portata e della pressione viene effettuata grazie a un riduttore integrato che permette alla macchina di funzionare a un regime motore ottimale. Questi compressori possono raggiungere allo stesso tempo una portata di 500.000 m3/h e una pressione di 200 bar.

    Dal punto di vista della loro mobilità, i compressori possono essere suddivisi in tre grandi gruppi:

    • Compressori stazionari, o fissi. Queste macchine sono destinate ad essere installate in maniera definitiva in un luogo da cui, normalmente, non verranno più spostate. La maggior parte dei compressori d’aria fissi offre potenza, portata e pressione elevate.
    • Compressori trasportabili .Solitamente le caratteristiche dei compressori trasportabili sono simili a quelle dei compressori monoblocco stazionari, ma rispetto a questi ultimi presentano il vantaggio di potere essere spostati, ad esempio da una zona all’altra di un cantiere. La base di queste macchine è generalmente progettata per permettere il passaggio delle forche di un transpallet. La maggior parte di questi compressori è dotata di motore a combustione.
    • Compressori portatili. Icompressori portatili, che nella maggior parte dei casi non sono destinati ad un uso intensivo, hanno il vantaggio di essere molto facili da spostare.
  • Quando utilizzare un compressore senza olio?

    I fabbricanti propongono anche dei compressori senza olio, detti anche compressori oil-free. Questi modelli forniscono aria pulita e di conseguenza sono più rispettosi dell’ambiente. I compressori oil-free trovano impiego principalmente nell’industria elettronica, soprattutto nella produzione di semiconduttori, nelle industrie farmaceutica e chimica, nel settore medico, nonché nella lavorazione di prodotti alimentari e nelle operazioni di assemblaggio e di finitura degli autoveicoli.

    Qualora abbiate bisogno di un compressore oil-free, assicuratevi che quello che vi apprestate ad acquistare soddisfi la norma ISO 8573-1 Classe 0. Solo questi compressori, infatti, garantiscono la totale assenza di olio. Le classi superiori a 0 definiscono le quantità massime di olio rintracciabili nell’aria compressa erogata da tali compressori, ai quali, non essendo oil-free, sarà necessario affiancare un essiccatore d’aria. Questi compressori non offrono pressioni molto elevate e, in linea generale, non sono progettati per un uso intensivo.

    Per quanto riguarda i compressori a pistone, la loro lubrificazione può essere sostituita da un rivestimento in teflon o silicone a protezione delle parti in movimento, oppure da acqua, appositamente iniettata nel sistema o a circuito chiuso.  Questi compressori sono generalmente più rumorosi, ma richiedono meno manutenzione.

    Principali applicazioni dei compressori senza olio (oil-free):

    • industria elettronica
    • industria chimica
    • industria farmaceutica
    • industria medica
    • industria agroalimentare
  • Quali sono i motori più comunemente usati per azionare i compressori?

    I compressori più economici sono dotati di motore elettrico, ma sono anche quelli meno potenti, soprattutto se alimentati in monofase.

    Esistono però anche compressori con motore a combustione (diesel o a benzina.) I compressori con motore a combustione sono riservati ad un uso all’aria aperta per via delle loro emissioni di gas di scappamento.

  • Qual è il prezzo di un compressore d'aria?

    I prezzi indicati di seguito sono quelli praticati ai privati. Vi ricordiamo che i compressori più economici sono sprovvisti di serbatoio d’aria.

    • Compressore a pistone: da 70 € a 11.000 €
    • Compressore a vite: da 200 € a 16.000 €
    • Compressore senza olio: a partire da 70 €
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