Come scegliere un disco rigido

I dischi rigidi, o dischi fissi (hard disk, in inglese) sono componenti informatici in grado di memorizzare in maniera permanente dati in provenienza. La loro memoria è detta non volatile (NVM) perché i dati vengono conservati anche quando il computer è spento. I dischi rigidi possono essere integrati a un PC o semplicemente collegati ad un computer o un server.

Ad oggi, i dischi rigidi più comunemente usati sono gli HDD, o dischi magnetici. I dischi SSD, tuttavia, li stanno progressivamente sostituendo. Questi ultimi sono unità di memoria a stato solido che sfruttano le proprietà di un semiconduttore.

Dischi rigidi: accedi ai prodotti

  • Disco rigido: quale scegliere?

    Disco rigido della marca Toshiba

    Gli elementi da prendere in considerazione nella scelta di un disco rigido sono diversi:

    • Disco rigido interno o esterno?
      • Il disco rigido interno è la soluzione più indicata se siete alla ricerca di un’unità di memoria con una grande capacità di archiviazione.
      • Chi, invece, abbia bisogno di un’unità portatile, sceglierà per ovvie ragioni un disco esterno.
    • Quali dimensioni scegliere per un disco rigido?
      • Le dimensioni standard dei dischi rigidi vanno dai 19 pollici delle unità più vecchie agli 1,8 pollici di alcuni modelli di recente produzione.
    • Quale capacità di memorizzazione dati scegliere?
      • La scelta dipenderà dalle esigenze in fatto di memoria del futuro utilizzatore e, ovviamente, anche dal suo budget. La capacità massima attualmente disponibile sul mercato è di 16 TB. Il progresso tecnologico costante, tuttavia, fa sì che la capacità degli hard disk aumenti di anno in anno.
    • Quali prestazioni? Le prestazioni di un disco rigido dipendono da diversi fattori:
      • velocità di rotazione (maggiore è la velocità di rotazione, maggiore sarà la velocità di lettura e memorizzazione);
      • tempo di latenza (ritardo di rotazione);
      • tempo di posizionamento (trattasi del tempo necessario alla testina del disco rigido per raggiungere il cilindro);
      • la velocità di trasferimento dati dal disco al computer.
    • Che tipo di interfaccia scegliere?
      • La scelta dell’interfaccia dipende dall’architettura interna del PC di destinazione.
      • Poiché la velocità di trasferimento dati varia a seconda del tipo di interfaccia, si tratta di un criterio di scelta di fondamentale importanza.
      • Attualmente sul mercato sono disponibili diverse interfacce: SCSI, IDE/ATA parallela, Serial ATA, SAS, Fibre-Channel, ecc.
    • HDD, SSD o SSHD?
      • L’HDD (Hard Disk Drive) memorizza le informazioni su dischi magnetici rotanti. I dati memorizzati vengono scritti e letti da testine mobili di scrittura e lettura  situate su entrambi i lati di ogni disco.
      • L’unità a stato solido (SSD), invece, è costituita da chip di memoria flash e non ha componenti meccanici.
      • L’SSHD, per finire, è un disco rigido ibrido, che contiene elementi magnetici, come l’HDD, ma anche un modulo di memoria flash identico a quello degli SSD.

    Criteri di scelta

    • Interno/esterno
    • Dimensioni (Formato)
    • Capacità
    • Prestazioni
    • Interfaccia
  • Disco rigido esterno o interno: quale scegliere?

    La maggior parte dei dischi rigidi venduti sul mercato sono interni, fanno cioè parte integrante dei PC in cui sono installati. I dischi rigidi esterni, invece, vengono usati come unità di memoria periferiche, principalmente per aumentare lo spazio di archiviazione a disposizione dell’utilizzatore. Entrambi presentano vantaggi e svantaggi. Il seguente riepilogo vi aiuterà ad orientarvi verso il tipo di unità più adatto alle vostre esigenze.

    Disco rigido interno della marca Toshiba

    Disco rigido interno

    È sicuramente il disco rigido di più ampia diffusione.
    Trattandosi di un componente interno, è al servizio esclusivo del computer in cui è installato.
    I dischi interni si suddividono in due categorie: gli HDD, che comportano dischi magnetici in rotazione, e gli SSD, basati su una memoria flash.

    Vantaggi

    • Installati in maniera permanente al PC, semplificano sia i backup che gli aggiornamenti.
    • Sono più veloci nell’elaborazione dei dati in quanto direttamente collegati alla scheda madre del computer.

    Svantaggi

    • Poiché non si tratta di dispositivi plug-and-play, trasferire dati da un computer all’altro richiede qualche operazione in più.

    Dischi rigidi esterni della marca Seagate

    Disco rigido esterno

    • È un dispositivo autonomo e portatile destinato a memorizzare dati all’esterno di un computer.
    • Solitamente inserito in una scocca protettiva, viene collegato al computer tramite USB o FireWire.
    • Alcuni dischi esterni possono essere connessi al wi-fi.

    Vantaggi

    • Molto leggero e portatile, il disco duro esterno può essere trasportato facilmente.
    • Trattandosi di un dispositivo plug and play, per poterlo usare basta collegarlo ad un computer.
    • È particolarmente pratico per il trasferimento dati.
      Può essere collegato a più computer senza che sia necessario formattarlo.

    Svantaggi

    • La capacità dei dischi rigidi esterni è generalmente inferiore rispetto a quella delle unità interne.
    • Sono più lenti perché i dati vengono trasmessi via cavo.
    • Il cavo, inoltre, può danneggiarsi nel tempo soprattutto qualora venga collegato e scollegato con una certa frequenza.
    • Il fatto che il disco sia portatile implica diversi rischi. Un’unità mobile infatti può più facilmente cadere a terra o essere persa e correrà più rischi di ricevere degli impatti.
  • Che interfaccia scegliere?

    I dischi rigidi sono dotati di un’interfaccia che consente lo scambio di informazioni tra il dispositivo e il computer. Ne esistono diversi tipi, alcune adatte a computer per uso personale e altre più adatte a sistemi informatici aziendali.

    Per computer per uso personale e archiviazione

    PATA (Parallel ATA), o IDE (Integrated Drive Electronics)

    • Si tratta di una delle più vecchie interfacce per dischi rigidi, nata negli anni ’80.
    • Si basa su una modalità di trasmissione parallela
    • Il collegamento viene realizzato tramite un cavo piatto composto da 40 o 80 fili paralleli.

    Vantaggi

    • I cavi PATA permettono di connettere due dischi rigidi allo stesso tempo.
    • Si tratta di una tecnologia utilizzata da molto tempo ed economica.

    Svantaggi

    • La lunghezza massima dei cavi che collegano il disco rigido alla scheda madre non supera i 46 cm (18 pollici) e ciò limita la scelta della posizione di installazione del disco.
    • La sua velocità (66/100/133 MB/s) è inferiore a quella delle unità SATA.

    SATA, o Serial ATA, è l’interfaccia che, lanciata nel 2003, ha sostituito lo standard PATA. Si basa su una tecnologia di trasferimento dati seriale per la memorizzazione dei dati.

    Vantaggi

    • La sua velocità (150/300/600 MB/s) è superiore a quella dei dischi PATA. Ciò significa che queste unità permettono di caricare più rapidamente software e documenti anche pesanti.
    • I cavi SATA sono più lunghi (fino a 1 metro) e offrono quindi maggiore flessibilità nella scelta della posizione del disco.
    • Essendo più sottili, creano meno ostacoli alla circolazione dell’aria all’interno della scocca del PC. Ciò, a sua volte, limita l’accumulo di calore all’interno del computer.
    • Le schede madri hanno generalmente da 4 a 6 porte SATA, ma solo 2 porte PATA, per cui è possibile collegare più dischi rigidi SATA.

    Svantaggi

    • Affinché le unità SATA siano riconosciute dal computer, è spesso necessario installare il driver della periferica.
    • Ogni cavo SATA consente di collegare un solo disco rigido, a differenza dei cavi PATA, che consentono di collegare due dischi contemporaneamente.

    Per computer e server aziendali

    Per i computer aziendali è consigliabile optare per disco rigido con interfaccia SCSI (Small Computer System Interface). Le prestazioni superiori di queste unità (velocità di trasferimento e di funzionamento, utilizzo multiutente) sono molto utili per l’archiviazione dinamica delle informazioni aziendali sui server.

    Tra le tecnologie che utilizzano comandi SCSI c’è l’interfaccia Serial Attached SCSI (SAS).

    Vantaggi

    • Le unità SAS sono più veloci e affidabili delle unità SATA.
    • Raggiungono velocità di trasferimento dati fino a 6 GB/s.
    • Possono funzionare continuamente, 24 ore al giorno e 7 giorni alla settimana.
    • Hanno una durata di vita di 1,6 milioni di ore ad una temperatura di esercizio di 45°C.

    Svantaggi

    • Il prezzo dei dischi SAS è superiore di quello dei dischi SATA equivalenti di almeno il 10%.
    • Hanno una capacità di stoccaggio minore.
    • Consumano molta energia.
  • HDD o SSD: quale scegliere?

    SSD della marca Delkin Devices

    Il disco duro standard, ossia l’HDD, è il principale dispositivo di memoria di massa per PC e deve la sua diffusione al basso costo d’acquisto e alla grande capacità di archiviazione.
    Il disco SSD, tuttavia, tende a sostituire progressivamente l’HDD perché presenta vantaggi incontestabili: non contiene alcun elemento mobile e ha una durata di vita maggiore.
    Nonostante i suoi numerosi vantaggi, il disco SSD non è necessariamente la soluzione ideale: la scelta del tipo di disco duro dipenderà in primo luogo dalle vostre esigenze.

    Qui sotto troverete un riepilogo delle principali caratteristiche dell’uno e dell’altro per orientarvi nella vostra scelta.

    Caratteristiche HDD SSD
    Quale velocità di accesso ai dati? da 20 a 40 millisecondi 0,1 millisecondi
    Velocità di trasferimento < 200 Mo/s > 500 Mo/s
    Dimensioni
    (Fattore di forma)
    3,5’’ per i PC da ufficio e i server e 2,5’’ per i portatili Disponibile in 2.5’’, 1,8’’ e 1,0’’
    Capacità Fino a 16 TB ad un prezzo ridotto < 3 TB
    Consumo energetico Notevole a causa della rotazione di diversi componenti meccanici Moderato, con conseguente maggiore durata di vita della batteria
    Affidabilità Presenza di componenti mobili che, essendo soggetti ad usura, nel tempo possono incidere negativamente sull’affidabilità. Maggiore affidabilità grazie alla memoria flash
    Calore Sprigionano più calore a causa dei componenti in movimento e ciò può portare all’usura dei componenti in questione Moderato
    Livello sonoro Rumore dei dischi in rotazione e delle testine di lettura e scrittura 0 decibel
    Sensibilità alle interferenze magnetiche La prossimità di magneti di una certa potenza può portare alla perdita dei dati Nessuna
    Prezzo Basso Elevato

    Più recentemente, sono apparsi sul mercato dischi rigidi ibridi, o SSHD, che combinano alcuni elementi magnetici dell’HDD e il modulo di memoria flash dell’SSD.

  • Quale disco rigido scegliere per un sistema NAS?

    Una delle ultime rivoluzioni avvenute nel settore dei dischi rigidi è legata senza dubbio al crescente utilizzo di server di archiviazione di rete, i cosiddetti NAS (Network Attached Storage). I sistemi NAS mirano a rispondere alla crescita esponenziale dei dati, noti come big data, e alla crescente necessità di archiviazione delle informazioni che ne deriva per le aziende.

    I server NAS costituiscono una sorta di cloud privato perché consentono di memorizzare informazioni su una rete locale accessibile solo agli utenti autorizzati.

    I vantaggi che offrono sono numerosi:

    • Sono più affidabili.
    • Più utenti possono accedere allo stesso disco contemporaneamente e in qualsiasi momento.
    • È facile aumentare lo spazio di archiviazione disponibile (modalità scale-out o cluster).

    Disco rigido HDD NAS o disco HDD tradizionale?

    Sebbene esistano HDD progettati specificamente per i server NAS, anche gli HDD tradizionali offrono ottime prestazioni. I dischi rigidi NAS, tuttavia, offrono maggiori vantaggi:

    • Consumano meno energia e hanno di conseguenza una durata di vita maggiore.
    • Ottimizzano il consumo energetico durante i periodi di non utilizzo. I dischi, inoltre, non funzionano costantemente, anche qualora il sistema NAS funzioni senza interruzioni.
    • Hanno un livello di affidabilità superiore del 30% rispetto ai dischi convenzionali.
    • Hanno elevate velocità di trasferimento dati (fino a 7.200 rpm) e generano quindi meno vibrazioni.
    • Offrono una capacità di stoccaggio fino a 16 TB.

    Nello scegliere uno o più dischi rigidi per un sistema NAS, siano essi HDD NAS o standard, dovrete valutare più fattori:

    • Consumo energetico: qualora abbiate bisogno di usare il vostro disco rigido in maniera continuativa, 24 ore al giorno e sette giorni su sette, come nel caso dei sistemi di videosorveglianza, vi consigliamo di orientarvi verso unità che siano particolarmente efficienti dal punto di vista energetico.
    • Calore: verificare la resistenza al calore del disco, in particolare qualora debba essere integrato in un sistema compatto e poco ventilato.
    • Livello sonoro: il livello sonore dell’unità, generalmente indicato in decibel dai costruttori tra le caratteristiche tecniche del prodotto, incide su livello di sonoro del NAS.
    • Vibrazioni: un NAS è composto da diversi dischi e le vibrazioni di un dispositivo possono trasmettersi agli altri.
    • Velocità: i dischi rigidi a bassa velocità di rotazione (< 6.000 giri/min) consumano meno e generano meno rumore e meno vibrazioni.
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